Il decreto MiCA: una rivoluzione per il mondo delle cripto-attività

Il decreto MiCA (Markets in Crypto-assets) è una pietra miliare nella regolamentazione del mercato delle cripto-attività nell’Unione Europea. Diretta applicazione in tutti gli stati membri, mira a fornire un quadro normativo chiaro e armonizzato per promuovere l’innovazione nel settore crypto, tutelando investitori e integrità del sistema finanziario.

Il MiCA (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32023R1114) introduce a decorrere dal 30 dicembre 2024 nuove regole per diverse categorie di cripto-attività, tra cui:

  • token collegati ad attività (asset-referenced tokens): cripto-attività il cui valore è legato a quello di un’attività sottostante, come valuta fiat o materia prima;
  • token di moneta elettronica (e-money tokens): cripto-attività il cui valore è collegato a quello di una valuta fiat;
  • altre cripto-attività: cripto-attività che non rientrano nelle due categorie precedenti, come gli utility token.

Il fulcro del decreto è il “White Paper sulle cripto-attività”, documento informativo obbligatorio che gli emittenti di cripto-attività devono redigere e pubblicare prima di poter offrire al pubblico le loro cripto-attività o chiederne l’ammissione alla negoziazione. Il White Paper deve contenere informazioni dettagliate su emittente, progetto, rischi e diritti connessi alle cripto-attività.

Il MiCA introduce anche nuovi obblighi per i prestatori di servizi per le cripto-attività (CASP), come piattaforme di negoziazione e fornitori di servizi di custodia. I CASP dovranno ottenere un’autorizzazione da un’autorità nazionale competente prima di poter operare nell’UE.

Capitolo 1: disposizioni generali

Definisce l’ambito di applicazione del regolamento e le categorie di cripto-attività soggette alle nuove regole. Introduce la definizione di cripto-attività, mutuata dal Regolamento MiCA, come rappresentazione digitale di valore o diritto trasferibile e memorizzabile elettronicamente, usando la tecnologia a registro distribuito o analoga.

Capitolo 2: offerta e ammissione alla negoziazione di cripto-attività diverse dai token collegati ad attività e dai token di moneta elettronica

Introduce il White Paper sulle cripto-attività, specificandone contenuto e forma. Il White Paper deve includere informazioni su:

  • offerente o persona che chiede l’ammissione alla negoziazione;
  • emittente (se diverso dall’offerente);
  • gestore della piattaforma di negoziazione (se redige il White Paper);
  • progetto di cripto-attività;
  • offerta al pubblico o ammissione alla negoziazione;
  • cripto-attività stessa;
  • diritti e obblighi connessi alla cripto-attività;
  • tecnologia sottostante;
  • rischi;
  • impatti negativi sul clima e altri effetti ambientali negativi del meccanismo di consenso utilizzato per emettere le cripto-attività.

Inoltre, deve contenere:

  • dichiarazione dell’organo di amministrazione attestante la conformità del White Paper al MiCA e la correttezza, chiarezza e non fuorviante delle informazioni presentate;
  • sintesi in linguaggio non tecnico con informazioni chiave sull’offerta pubblica o l’ammissione alla negoziazione.

Sono descritte le procedure di notifica e approvazione del White Paper e le responsabilità per le informazioni fornite. Gli emittenti devono notificare il White Paper all’autorità competente almeno 20 giorni lavorativi prima della pubblicazione. L’autorità competente può richiedere modifiche al White Paper. In caso di informazioni incomplete, inesatte o fuorvianti, l’emittente è responsabile per le perdite subite dai possessori della cripto-attività.

Capitolo 3: emittenti di token collegati ad attività

Definisce gli obblighi degli emittenti di token collegati ad attività, tra cui la necessità di ottenere un’autorizzazione prima di poter offrire al pubblico i loro token o chiederne l’ammissione alla negoziazione. Gli emittenti devono presentare una domanda di autorizzazione all’autorità competente del loro Stato membro d’origine. La domanda deve includere informazioni dettagliate sull’emittente, sul token collegato ad attività, sulla riserva di attività e sui dispositivi di governance.

Capitolo 4: obblighi degli emittenti di token collegati ad attività

Descrive gli obblighi post-autorizzazione per gli emittenti di token collegati ad attività, tra cui:

  • agire in modo onesto, corretto e professionale nel migliore interesse dei possessori di token;
  • gestire i conflitti di interesse;
  • stabilire solidi dispositivi di governance;
  • implementare procedure di trattamento dei reclami;
  • gestire una riserva di attività a garanzia del valore dei token;
  • pubblicare un White Paper specifico per i token collegati ad attività, con informazioni dettagliate sull’emittente, sul token, sull’offerta pubblica o ammissione alla negoziazione, sui diritti e obblighi, sulla tecnologia sottostante, sui rischi, sulla riserva di attività e sugli impatti ambientali.

Capitolo 5: emittenti di token di moneta elettronica

Disciplina gli emittenti di token di moneta elettronica, specificando i requisiti per il White Paper e le procedure di notifica. Gli emittenti devono pubblicare un White Paper specifico per i token di moneta elettronica, con informazioni dettagliate sull’emittente, sul token, sull’offerta pubblica o ammissione alla negoziazione, sui diritti e obblighi, sulla tecnologia sottostante, sui rischi e sugli impatti ambientali.

Vengono inoltre descritti gli obblighi di rimborso e di gestione delle riserve.

Capitolo 6: prevenzione e divieto degli abusi di mercato relativi alle cripto-attività

Introduce norme per la prevenzione degli abusi di mercato nel settore crypto, come l’insider trading e la manipolazione del mercato. Sono definite le informazioni privilegiate e gli obblighi di comunicazione al pubblico. Chiunque possieda informazioni privilegiate non può utilizzarle per trarre vantaggio dal mercato. Sono vietate attività come la diffusione di informazioni false o fuorvianti e la manipolazione del mercato.

Capitolo 7: poteri di vigilanza e sanzioni

Conferisce alle autorità nazionali competenti ampie facoltà di vigilanza e di indagine. Le autorità competenti possono accedere a documenti, richiedere informazioni, effettuare ispezioni in loco e imporre sanzioni. Vengono definite le sanzioni amministrative e le altre misure che possono essere adottate in caso di violazione del regolamento. Le sanzioni possono includere dichiarazioni pubbliche, ingiunzioni, sanzioni pecuniarie e la revoca dell’autorizzazione.

Capitolo 8: cooperazione e scambio di informazioni

Promuove la cooperazione tra le autorità nazionali e l’istituzione di collegi per la vigilanza sui token significativi. Sono definiti gli obblighi di scambio di informazioni e di segretezza. L’ESMA istituisce un registro pubblico dei White Paper sulle cripto-attività.

Conclusioni

Il MiCA è un intervento legislativo di grande portata che avrà un impatto significativo sul mercato delle cripto-attività in Europa. L’obiettivo è creare un ambiente più sicuro e trasparente per gli investitori, favorendo al contempo l’innovazione. Solo il tempo dirà se il MiCA riuscirà a raggiungere questi obiettivi.

Da notare che il MiCA non affronta la questione della comunicazione delle operazioni alle autorità fiscali, rimandando alla normativa nazionale di riferimento. Per l’Italia, si applica l’articolo 172 del Testo Unificato delle Imposte sui Redditi (TUIR).

Author: Antonello