
Sono diversi i passaggi operativi da seguire e le verifiche da effettuare, prima di poter rilasciare il visto di conformità per il superbonus del 110% e consentire così al beneficiario della maxi detrazione fiscale di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Quali sono dunque i principali controlli e la documentazione da esaminare per poter validamente rilasciare il visto di conformità?
L’attività può essere suddivisa sulla base di un criterio logico a step progressivi: partendo dall’identificazione del beneficiario del superbonus per arrivare all’apposizione vera e propria del visto di conformità, passando per la verifica della documentazione tecnica inerente al tipo di interventi effettuati e alle spese sostenute.
Chi può rilasciare il visto
Ciò premesso, in attesa che vengano definite apposite linee guida da parte delle categorie professionali interessate, vediamo quali sono i principali controlli e la documentazione da esaminare per poter validamente rilasciare il visto di conformità utile alla cessione o allo sconto in fattura del superbonus.
Visto di conformità per il 110% – I passaggi operativi
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Step 1
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Soggetto(i) beneficiario(i) della detrazione
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Step 2
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Tipologia di immobile(i) oggetto dei lavori
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Step 3
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Tipologia di intervento(i) effettuati
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Step 4
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Verifica delle spese relative agli interventi
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Step 5
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Asseverazioni, attestazioni, autocertificazioni etc.
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Step 6
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Rilascio visto di conformità – dichiarazione del professionista
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Il beneficiario della detrazione
Attenzione
La circolare n. 24/E/2020 prevede espressamente che, al fine di garantire la necessaria certezza ai rapporti tributari, la mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile risultante da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione. Ciò significa che il professionista chiamato al rilascio del visto di conformità dovrà accertarsi della sussistenza di tale titolo e della data dello stesso.
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Verifica dei beneficiari – Esempi di documentazione da acquisire
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– Visura catastale attestante la proprietà o il diritto reale di godimento alla data di inizio dei lavori o di sostenimento delle spese;
– Altra documentazione che attesti l’idoneo titolo di detenzione o possesso sull’immobile avente data antecedente all’inizio lavori o sostenimento spese;
– Autorizzazione ai lavori firmata dal proprietario dell’immobile (in caso di lavori effettuati da altri soggetti);
– Visura camerale aggiornata (cooperative edilizie, IACP, etc.);
– Altra documentazione attestante la qualifica soggettiva (ONLUS, associazioni, etc.);
– Contratto preliminare di compravendita registrato (lavori eseguiti dal promissario acquirente immesso nel possesso);
– ultima dichiarazione dei redditi presentata o autocertificazione in ordine al possesso di redditi;
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Tipologia di immobile oggetto dei lavori
Tipologia di immobile – Esempi di documentazione da acquisire
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– visura catastale o altra documentazione dalla quale emergano le caratteristiche dell’immobile oggetto di intervento (categoria catastale);
– domanda di accatastamento presentata ai competenti uffici (per gli immobili non ancora censiti ma esistenti).
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Tipologia di interventi effettuati e verifica limiti di spesa
Tipologia di interventi – Esempi di documentazione da acquisire
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– Titolo abilitativo (SCIA/CILA/permesso a costruire, etc.);
– Comunicazione preventiva all’inizio lavori alla competente ASL (se richiesto);
– Contratto di Appalto/Lettera di incarico professionale;
– Sismabonus, occorre il cosiddetto Allegato B e la relativa ricevuta di presentazione allo sportello competente;
– Dichiarazione firmata da cliente e ditta/tecnico lavori che si tratti di progetto funzionale alla maturazione del bonus fiscale e che il progetto è coerente con l’ottenimento del miglioramento delle classi energetiche previste dalla norma e che il tecnico è iscritto all’apposito albo professionale;
– Ricevuta di presentazione a ENEA della documentazione prevista con il codice CPID (solo per interventi di riqualificazione energetica).
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Verifica delle spese relative agli interventi effettuati
Nota bene
Nel caso di lavori congiunti agevolabili ad esempio sia al superbonus che alla ristrutturazione edilizia, saranno solo i lavori del primo tipo ad essere oggetto di rilascio del visto di conformità.
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Spese relative agli interventi – Esempi di documenti da acquisire
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– Fatture delle spese sostenute;
– Altri documenti di spesa attestanti le spese sostenute (es. bollettini postali, ricevute, etc.);
– Ricevute dei bonifici bancari o postali parlanti eseguiti (solo in determinate ipotesi);
– Distinta contabilizzazione delle spese (solo in presenza di interventi cumulati).
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Asseverazioni, attestazioni, autocertificazioni
Asseverazioni e attestazione – Alcuni esempi
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– Asseverazioni tecniche rilasciate da professionisti abilitati e assicurati attestanti il rispetto dei requisiti tecnici degli interventi effettuati e la congruità delle spese sostenute;
– Copia delle polizze assicurative stipulate dai tecnici che rilascio le asseverazioni e del premio pagato;
– Autocertificazione a firma del beneficiario della detrazione, attestante il fatto di non beneficiare del superbonus (110%) su un numero superiore alle due unità immobiliari
– Autocertificazione a firma del beneficiario della detrazione, attestante il fatto che l’unità immobiliare oggetto di riqualificazione non è utilizzata nell’ambito di attività professionale/impresa (salvo le eccezioni in caso di spese sostenute per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio);
– Dichiarazione del beneficiario sulla conformità dei documenti consegnati in copia rispetto all’originale.
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