
Quesito: “La parcella dell’architetto collegata a ristrutturazioni edili può beneficiare dello sconto in fattura?”.
Sì, certamente, grazie al Decreto-Legge 34/2020 e ai relativi bonus edilizi si sono accesi i riflettori pure sulla possibilità di utilizzare lo sconto in fattura per le spese del professionista.
A fare gola più di tutti sono il superbonus 110% dedicato agli interventi di miglioramento energetico e dalla messa in sicurezza antisismica.
Con questo bonus ma anche con il bonus ristrutturazione edilizia al 50% puoi scegliere tra tre opzioni fiscali:
- la detrazione fiscale classica, per così chiamarla;
- la cessione del credito d’imposta;
- lo sconto in fattura.
Ma perché preoccuparsi di poter avere lo sconto in fattura sull’onorario del commercialista o del progettista?
Semplice, molti non scelgono un General Contractor e preferiscono avere più controllo e decidere nel dettaglio le varie maestranze che si alterneranno in cantiere.
Oppure scelgono di affidarsi al professionista di fiducia perché lui stesso dispone di una rosa di fornitori qualificati e ideali per ciascun intervento edile e non.
Di seguito potrai capire cos’è lo sconto in fattura, quali sono le spese tecniche detraibili e tante altre curiosità sulla parcella del professionista.
In cosa consiste lo sconto in fattura
Per saperne di più andando alla fonte principale sullo sconto in fattura ti consigliamo di leggere l’apposito decreto legislativo e in particolare l’articolo 121 del Decreto Rilancio 34/2020.
In parole semplici uno sconto in fattura è una metodologia di rimborso che ti permette di godere appunto di uno sconto, di pari importo e applicato direttamente in fattura, su quella del fornitore dell’opera.
La detrazione fiscale sull’IRPEF invece, altro metodo di risparmio correlato ai bonus edilizi oggi in vigore, permette di spalmare lo sconto 10 o 5 anni.
Ma come funziona?
Semplice, l’impresa edile che svolge i lavori, o il progettista scelto, si farà carico di anticiparti, mediante uno sconto sulla fattura che emette, dell’importo pari al valore delle detrazioni fiscali delle quali hai diritto per gli interventi in essere.
L’impresa o il professionista a sua volta recupera gli importi anticipati sotto forma di credito d’imposta per un importo pari alla detrazione che gli spetta e con facoltà di successiva cessione a terzi.
N.B. Se per te, contribuente e committente dei lavori, lo sconto in fattura è un grande beneficio potrebbe non essere lo stesso per l’architetto o per l’impresa.
Infatti questi devono avere a disposizione una buona liquidità per anticipare le spese e tieni conto che potrebbero non accettare questa modalità di agevolazione fiscale.
È infatti loro facoltà decidere se proportela o meno, se accettarla o se rifiutarsi. Quindi, se sei interessato allo sconto in fattura confrontati per tempo con chi ti farà i lavori e inserisci questa richiesta nel preventivo che ti farai fare prima di firmare l’ingaggio definitivo.