Cessione del credito per le detrazioni degli anni passati

Cessione del credito per tutti i bonus casa ed anche per le detrazioni relative a lavori di anni passati. La novità è contenuta nel decreto Rilancio, e si affianca all’ecobonus del 110% in avvio dal 1° luglio 2020.

Per i lavori di ristrutturazione per i quali si sta fruendo della detrazione fiscale del 50% o del 65% sarà ammessa la trasformazione in credito d’imposta, da cedere ad altri soggetti tra cui banche ed intermediari finanziari.

Le disposizioni attuative sono demandate all’Agenzia delle Entrate, che con apposito provvedimento dovrà disporre le regole per l’esercizio dell’opzione. Il vantaggio per il contribuente consiste nella possibilità di ricevere subito il bonus casa spettante, in luogo dell’utilizzo in dichiarazione dei redditi in 5 o 10 anni.

La cessione del credito anche alle banche riguarderà inoltre i lavori da effettuare relativi al bonus ristrutturazioni, all’ecobonus ordinario, così come il bonus facciate.

Bonus casa, cessione del credito per le detrazioni degli anni passati: novità dl Rilancio

I contribuenti potranno monetizzare le detrazioni fiscali di lavori passati e di nuove ristrutturazioni grazie alla cessione del credito. I bonus casa del 50 e 65% diventano bancabili, e si potrà cedere la detrazione spettante o in corso di fruizione.

La casa diventa una sorta di bancomat per le famiglie, e non solo per effetto dell’ecobonus del 110% e del ritorno, con notevoli novità, dello sconto in fattura.

La possibilità di cessione del credito anche per i bonus casa relativi a ristrutturazioni di anni passati è una novità assoluta del decreto Rilancio.

Nello specifico, il testo del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 consente al contribuente di velocizzare il meccanismo di recupero della detrazione fiscale, che in via ordinaria è spalmata su 5 o 10 anni ed è fruita annualmente e dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Le disposizioni attuative e gli opportuni chiarimenti arriveranno dall’Agenzia delle Entrate, che entro 30 giorni dovrà illustrare le modalità di esercizio dell’opzione.

Bonus casa, cessione del credito e sconto in fattura per i lavori di ristrutturazione del 2020 e 2021

Il doppio meccanismo di sconto in fattura e cessione del credito si applicherà quindi ai lavori di anni passati ma anche alle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, per i seguenti lavori:

  • recupero del patrimonio edilizio;
  • efficienza energetica;
  • adozione di misure antisismiche;
  • recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Si potrà optare, in alternativa all’uso diretto della detrazione:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Una novità importante, finalizzata a dare una spinta al settore edilizio, in un periodo di ristrettezze economiche per molte famiglie. Si attendono ora le disposizioni attuative dell’Agenzia delle Entrate per capire, nel dettaglio, come funzionerà l’opzione di cessione del credito per le famiglie, così come per le imprese cessionarie.

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