Bonus 1000 euro Inps professionisti, stagionali e co.co.co: a chi spetta e come fare domanda

Arriva il bonus Inps 1000 euro (invece di 800 euro come in precedenza ventilato dal Governo), previsto dal Decreto Rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020. Il bonus 1000 euro riguarda il mese di maggio e sarà erogato – se tutto va bene – a giugno, al posto del bonus 600 euro (relativo a marzo e aprile che verrà erogato automaticamente a chi ne ha già beneficiato a marzo). L’Inps ha aggiornato le procedure per la richiesta, tra gli altri, anche del bonus 1.000 euro previsto dal Decreto Rilancio. Nel seguito dell’articolo viene proposto un breve tutorial.

A chi spetta il bonus 1000 euro dell’INPS

Requisiti bonus INPS per cococo

Il bonus Inps 1.000 euro è riconosciuto per il mese di maggio 2020 ai lavoratori titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa che:

  • non siano titolari di pensione
  • non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • abbiano cessato il rapporto di lavoro entro la data di entrata in vigore del Decreto, ossia 19 maggio 2020.

Requisiti bonus INPS per professionisti e partite Iva

Il bonus inps 1.000 Euro è riconosciuto per il mese di maggio 2020 ai liberi professionisti titolari di partita IVA che

  • non siano titolari di pensione
  • non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie
  • abbiano partita IVA attiva al 19 maggio 2020
  • siano in grado di dimostrare la riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019

L’importante novità introdotta dall’articolo 84, comma 2, del Decreto Rilancio per queste tipologie di lavoratori riguarda proprio quest’ultimo punto. Il reddito viene calcolato secondo il principio di cassa come differenza tra ricavi/compensi percepiti e i costi inerenti all’attività sostenuti, comprese le eventuali quote di ammortamento.

Il professionista, nella presentazione della domanda, dovrà autocertificare all’Inps il possesso dei requisiti. L’inps comunica all’Agenzia delle Entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato la domanda per l’opportuna verifica, a seguito della quale l’Agenzia restituisce gli esiti all’inps.

Bonus INPS per professionisti con cassa privata

Il Decreto Rilancio esclude i professionisti iscritti a casse private dal bonus di Euro 1.000 per il mese di maggio. L’articolo 78, infatti, prevede il rifinanziamento del “Fondo di ultima istanza” e definisce le cause che, se presenti al momento di presentazione della domanda, impediscono al professionista iscritto di chiedere l’indennità:

  • assenza di rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
  • non titolarità di pensione.

Vengono inoltre ampliati i tempi (da 30 a 60 giorni) per l’emanazione del decreto attuativo del Ministero del Lavoro, condizione peraltro necessaria per poter definire le condizioni effettive per la fruizione e il relativo importo per il mese di maggio.

Requisiti bonus INPS per agro-lavoratori autonomi

Per questa categoria di lavoratori il Decreto Rilancio all’articolo 82, comma 5, ribadisce solo il diritto al percepimento per il mese di aprile dell’indennità di 600 euro già erogata a marzo. Nulla è previsto in relazione al mese di maggio.

Requisiti bonus INPS per stagionali turismo, termali

Il bonus Inps 1.000 Euro è riconosciuto per il mese di maggio 2020 ai lavoratori dipendenti del settore turismo e degli stabilimenti termali che, alla data del 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del Decreto Rilancio):

  • non siano titolari di pensione
  • non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente
  • non siano percettori di NASPI
  • non abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1^ gennaio 2019 e il 17 marzo 2020

Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali dotati degli stessi requisiti descritti nel presente paragrafo.

Quando sarà erogato bonus 1000 euro (ex 800 euro)

Come fare domanda per il bonus INPS 1000 euro di maggio

L’Inps ha rilasciato la nuova procedura aggiornata per la richiesta del bonus di Euro 1.000 per il mese di maggio. Sono tenuti a ripresentare la domanda i liberi professionisti con partita IVA e i partecipanti a studi associati / società semplice con partita IVA. Per gli altri aventi diritto, che avevano presentato la domanda per l’indennità del mese di marzo, se accolta, l’erogazione sarà automatica. Lo precisa l’INPS nel corso della procedura di richiesta. Dopo essere entrati nell’area riservata del sito INPS, occorre scegliere nella categoria “Prestazioni e servizi” quella denominata “Domande per prestazioni a sostegno del reddito” e scegliere “invio domanda”. Nella prima schermata appare il messaggio di benvenuto dell’inps che ci informa sulle tipologie di indennità che possono essere richieste tramite il servizio, sugli importi dei diversi bonus e sulla tipologia di soggetti obbligati alla ripresentazione della domanda.

Restano confermate le istruzioni generali: dallo scorso 2 aprile l’INPS ha comunicato due differenti fasce orarie per la compilazione delle domande all’interno del sito dopo i pesanti disservizi causati da un numero troppo elevato di tentativi contemporanei di accesso. Per i patronati l’accesso sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 16, mentre per i cittadini dalle ore 16 alle ore 8, con accesso libero il sabato e la domenica.

L’accesso al portale INPS potrà essere effettuato, in alternativa alle modalità tradizionali, anche mediante un PIN semplificato  da richiedere al contact center INPS al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) oppure 06164164 da rete mobile (a pagamento in base al piano tariffario del proprio gestore telefonico) oppure a questo indirizzo. Si ricorda che, come sempre, sarà determinante il fattore tempo considerato che nel Decreto viene specificato che l’inps agisce nel rispetto di limiti di spesa stabiliti dal Governo e che, qualora, nel corso del monitoraggio delle domande ricevute, emergano scostamenti anche prospettici rispetto ai limiti di spesa fissati, non saranno adottati altri provvedimenti concessori.

Rispondi